Cos’è reale?

Cos’è reale?

“Sarebbe una vanità davvero ingenua se credessimo, poichè abbiamo trovato un particolare cammino, che questo debba essere l’unico cammino possibile e quindi “reale”. E non meno ingenui saremmo se dimenticassimo che gli obbiettivi che cerchiamo di raggiungere, le idee e le teorie che costruiamo con il fine di raggiungerle, e i vincoli e gli ostacoli che incontriamo nel corso del nostro tentativo sono tutti quanti prodotti della nostra maniera di concettualizzare l’esperienza.”
Ernst Von Glasersfeld

Lo spunto che vorrei proporre oggi è proprio questa bellissima frase di Ernst Von Glasersfeld , filosofo e cibernetico tedesco, vissuto a lungo in Irlanda, in Italia principalmente a Merano e a Milano e negli Stati Uniti.

Von Glasersfeld contesta l’idea che la conoscenza umana debba perseguire una rappresentazione vera ed oggettiva di un mondo già esistente “in sé”, poiché per dimostrare una tale verità sarebbe necessario confrontare ogni conoscenza con quella parte della realtà che essa dovrebbe rappresentare; cosa non possibile, poiché per fare questo confronto si dovrebbe conoscere la realtà così com’era prima di passare attraverso le operazioni del soggetto osservatore: in altre parole, si richiederebbe un confronto tra una cosa che si conosce ed un’altra che non è conoscibile.

Egli è convinto che i concetti che adoperiamo per “maneggiare” il mondo della nostra esperienza siano il risultato della nostra attività “costruttiva”, nel corso della quale applichiamo una selezione negativa (principio di viabilità), eliminando tutto quello che non serve o non funziona, in modo che ciò che rimane alla fine risulti adatto, adoperabile o (come egli preferisce dire) “viabile”, cioè funzionalmente percorribile. (Fonte Wikipedia)

Tutto questo per dire cosa?

Se partiamo dall’assunto di Von Glasersfeld possiamo asserire che siamo noi che costruiamo il nostro mondo, le nostre relazioni, i nostri fallimenti, i nostri successi, i nostri amori etc e siamo sempre noi che creiamo i blocchi, le situazioni complesse, le difficoltà.

Questo è quello che osservo ogni volta che, nel mio lavoro di Psicologa e Psicoterapeuta entro in contatto con una persona e con la sua sofferenza.

La difficoltà che riscontro ogni giorno è quella di far comprendere alla persona che mi trovo di fronte questo concetto, il renderla consapevole e quindi attiva nel costruire alternative che la “sblocchino”  dallo stato di impasse nel quale si trova a vivere.

La psicoterapia è un percorso proprio per questo: perchè da alla persona la possibilità di comprendere meglio se stessa, le proprie anticipazioni e, a volte, anche i propri limiti. Permette di avere uno sguardo allargato al mondo, alle relazioni e di “ristabilire la rotta.”

 

 

 

Maria Leoni è una Dottoressa Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia (individuale e di coppia, adolescenti e sostegno alla genitorialità), Dipendenze, Sessuologia, Ipnosi Eriksoniana e Terapia EMDR.

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