Il volo dei gabbiani come meditazione esistenziale.

Il volo dei gabbiani come meditazione esistenziale.

Una poesia di Cardarelli che è un pretesto per iniziare una meditazione esistenziale.

“Non so dove i gabbiani abbiano nido

ove trovino pace.

Io sono come loro,

in perpetuo volo.

La vita la sfioro

com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.

E come anch’essi amo la quiete,

la grand quiete marina.

Ma il mio destino è vivere

balenando in burrasca.” (Gabbiani, 1942 tratto da Poesie.)

Il poeta guarda il volo dei gabbiani e pensa alla propria vita. Non conosce dove i gabbiani siano diretti, la loro meta , li vede sempre in movimento. Il volo degli uccelli è incredibilmente simile a quella che è la sua vita: i gabbiani sono quindi un simbolo, una metafora, di se stesso.

La lirica testimonia la dolorosa  condizione di chi si avvicina alla felicità, senza mai afferrarla.

Il grido dell’autore è quello di chi vorrebbe vivere la vita con serenità, ma “il mio destino è vivere balenando in burrasca”.

In questo senso è la forza bruta e misteriosa del destino a vincere quelli che sono i suoi desideri.

Noi diremmo che probabilmente l’autore sceglie il proprio destino e a quello si lascia andare.

Ho deciso di pubblicare questa poesia perchè ritengo che sia molto evocativa, ritengo che ognuno possa riuscire a vedere delle comunanze con quanto narra l’autore.

Mi piace immaginare che ci si possa fermare, con il naso all’insu, vedere qualcosa nel cielo ed iniziare a pensare a noi e alle nostre vite!

 

 

Maria Leoni è una Dottoressa Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia (individuale e di coppia, adolescenti e sostegno alla genitorialità), Dipendenze, Sessuologia, Ipnosi Eriksoniana e Terapia EMDR.

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