Lo stalking: come conoscerlo e difendersi

Lo stalking: come conoscerlo e difendersi

Lo stalking è un fenomeno che negli ultimi anni sta aumentando vertiginosamente, specialmente ai danni di donne di età compresa tra i 18 e i 24 anni, ma non solo.

Il termine stalking, che deriva dal verbo inglese to stalk significa “camminare con circospezione”, “camminare furtivamente”, “colui che cammina in modo furtivo” indica anche il “cacciatore in agguato”, lo stalker appunto.

Il termine inglese stalking, intende indicare quindi un insieme di comportamenti molesti e continui, costituiti da ininterrotti appostamenti nei pressi del domicilio o degli ambienti comunemente frequentati dalla vittima, reiterati da intrusioni nella sua vita privata alla ricerca di un contatto personale per mezzo di pedinamenti, telefonate, a volte oscene o indesiderate e quant’altro.

Questa situazione, di cui molte ragazze sono vittima, porta dei disagi enormi nella propria vita e può portare a danni psicologici anche importanti. Sapersi difendere dallo stalking e reagire, nel caso la situazione si presentasse, è molto importante e può fare la differenza.

Spesso capita, infatti, che le vittime si sentano in difficoltà e, per paura, decidano di non agire prontamente, sperando che il fenomeno passi da solo e che tutto torni alla normalità. Purtroppo, solo raramente questi “molestatori” decidono di punto in bianco di cambiare bersaglio, specialmente se si hanno avuto delle relazioni in passato con lo stalker.

Insomma, sapersi difendere e conoscere la maniera migliore per agire non è assolutamente un optional.

Per questo motivo, in questo articolo, cercherò di dare una spiegazione a questo fenomeno e vedere quali possano essere gli step da compiere per poter superare il problema, o almeno cercare una possibile soluzione.

Prendere coscienza dell’esistenza del problema

Quello che capita a molte vittime di stalking è che, specialmente nella fase iniziale, tendano a negare l’esistenza del problema. Questo non è il passo migliore con cui iniziare ad affrontare la situazione: se vi sentite seguite, impaurite o tormentate in qualsiasi modo, allora si tratta di stalking. Se, nella vostra vita, vi è una persona da cui volete allontanarvi ma che non vi dà tregua, allora, anche in questo caso, siete di fronte ad un dilemma.

L’importanza di riconoscere il problema è il primo passo per il suo superamento.

Solo in questo modo potrete prendere la decisione di affrontare la situazione. Ovviamente, nascondere il problema non lo farà di certo superare e, in ogni caso, lo stalker non cesserà di darvi fastidio se fate finta di niente.

Quando si ha a che fare con uno stalker ci si sta rapportando con una persona che è disposta a fare qualsiasi cosa per poter ottenere la vostra attenzione. Ignorando il problema non farete altro che fargli alzare il tiro.

 

Rivolgersi alle autorità

Una volta che si è presa in mano la situazione e si è realizzato di essere vittime di stalking, è il momento di compiere il secondo passo: rivolgersi alle forze dell’ordine.

Queste non solo verranno a conoscenza del fatto ma questo verrà ufficializzato attraverso una denuncia, inoltre le autorità competenti, potranno anche fornirvi delle linee guida su come affrontare la situazione.

 

Attuare comportamenti adatti al superamento del problema

Una volta che avete segnalato la situazione alle autorità e vi siete mobilitati per far intervenire le forze dell’ordine, è il momento di affrontare lo stalker. Ovviamente, non significa farsi avvicinare o altro, ma prendere delle misure di sicurezza che consentano di mantenere la propria quotidianità, pur distaccandosi da questa figura, limitando, allo stesso tempo, che essa torni alla carica in maniera più decisa e più invadente.

Internet è pieno di consigli pratici su come comportarsi in caso di stalking, ma ritengo che sia valido ed utile menzionarne alcuni.

Per prima cosa, parliamo dei cellulari. La maggior parte degli atti di stalking, come è stato dimostrato da studi statistici recenti, parte proprio dal contatto telefonico. Il persecutore contatta ripetutamente la vittima, talvolta in maniera educata, altre aggredendola verbalmente. In questi casi, la cosa migliore è iniziare a rispondere in maniera sempre meno frequente allo stalker, ma non smettere di colpo. Se si tronca la conversazione da un giorno all’altro, le possibilità che passi ad atti più invadenti sono molte.

Nel caso vi sentiate seguite, la cosa migliore da fare non è quella di recarsi a casa, poiché in questo modo darete al persecutore il vostro indirizzo in maniera indiretta. Mantenete la calma e avvicinatevi, senza correre, alla più vicina stazione di polizia. Là sarete sicuramente al sicuro e avrete la possibilità di far intervenire direttamente le forze dell’ordine.

Questi sono solamente due delle situazioni in cui potete applicare dei metodi per uscire dalla situazione. La cosa migliore rimane sempre quella di seguire le indicazioni offerte dai carabinieri e dalla polizia. Usare la testa e mantenere la calma sono i modi più efficaci per distogliere l’attenzione dello stalker dalla vostra persona e uscire dalla situazione problematica. Un altro grande aiuto può essere dato, senza ombra di dubbio, da comunità di supporto e da gruppi specializzati nel trattamento delle vittime di questo fenomeno.

Non rimanete da sole e, soprattutto, non abbiate paura di chiedere aiuto.

 

Maria Leoni è una Dottoressa Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia (individuale e di coppia, adolescenti e sostegno alla genitorialità), Dipendenze, Sessuologia, Ipnosi Eriksoniana e Terapia EMDR.

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