La “giusta” distanza.

La “giusta” distanza.

Quand’è che la distanza da tenere tra noi e gli altri è quella giusta?
O meglio, c’è una giusta distanza o ogni situazione è a sé?
Penso alle persone che si rivolgono agli specialisti per delle consultazioni. Che siano essi psicoterapeuti, psicologi, medici ecc.
Penso allo stato d’animo con cui ci si reca nei loro studi e come, a volte, si vorrebbe essere da un’altra parte.

Penso a quelle persone che appena entrano dalla porta salutano con un “Ciao!”, come se non esistesse una ritualità dentro ad ogni incontro, e allora mi domando: “ Cosa sta cercando di dirmi questa persona? Perchè è preferibile per lei usare subito il tu? ”

Perchè è a disagio?
Perchè ha paura?
Perchè vuole sentirsi rassicurato?

Credo che questo abbia a che fare con quello che la persona si aspetta, con quello che immagina possa succedere in quella stanza.
Molto spesso le persone tendono ad “accorciare” le distanze per sentirsi a loro agio, per togliersi dell’imbarazzo dell’ignoto.

Credo che in ogni situazione, sia essa “tecnica” o sociale, sia importante domandarsi come mai le persone si comportano in un certo modo. Credo che questo tipo di atteggiamento non debba essere solo prerogativa dello specialista di turno.

In generale nei rapporti interpersonali questo modo di pensare può fare la differenza. Abituarsi a domandarsi come mai certe cose accadono, come mai certe persone si comportano in un determinato modo.

Lo so, non è facile ma nessun rapporto lo è.

Comprendere l’altro è un compito molto difficile che passa anche attraverso l’analisi di tanti piccoli dettagli.

Maria Leoni è una Dottoressa Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia (individuale e di coppia, adolescenti e sostegno alla genitorialità), Dipendenze, Sessuologia, Ipnosi Eriksoniana e Terapia EMDR.

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